NOLEGGIO OPERATIVO

Un Occasione
di Sviluppo

Il noleggio operativo è una formula alternativa all’acquisto e al leasing che consente a imprenditori e aziende di disporre dei beni e dei servizi necessari tramite il pagamento di un canone periodico (per una durata prestabilita).
Una soluzione commerciale innovativa pratica, che permette di risolvere le problematiche legate all’acquisto e alla proprietà ultima, limitando l’esborso economico e consentendo un pratico rinnovo delle dotazioni utili.
Il noleggio operativo garantisce sicurezza di pianificazione finanziaria e certezza della spesa senza costi aggiuntivi.

BENEFICI DELNOLEGGIO OPERATIVO

Il Noleggio Operativo BONTEMPI

Il noleggio operativo di beni strumentali prevede che i beni strumentali necessari all’attività imprenditoriale e professionale vengano acquistati da un soggetto detto “locatore” e dati in locazione a un cliente finale, detto “locatario” o utilizzatore del bene, per un periodo di tempo determinato, sancito dal contratto, a fronte del pagamento di un canone, ovvero di una rata fissa.
Ci riferiamo ad una particolare forma di finanziamento che si avvicina molto al leasing, ma che assume caratteri fiscali più vantaggiosi per l’utilizzatore finale.
Il cliente finale pagherà a rate il bene sotto forma di noleggio. Alla scadenza della durata prestabilita avrà la facoltà di rendere il bene di sua proprietà o prorogare il noleggio operativo sostituendo i beni strumentali.

Il noleggio operativo di beni strumentali comporta numerosi vantaggi fiscali e deducibilità.

Per prima cosa viene eliminata ogni problematica riguardo gli ammortamenti e la gestione dei cespiti aziendali, inoltre le rate sono totalmente deducibili ai fini IRES e IRAP (e detraibili per l’IVA) pertanto, a differenza di quanto avviene per il Leasing, nel noleggio operativo di beni strumentali la deducibilità è totale.
La convenienza di un contratto di questo tipo quindi risiede nella possibilità di utilizzare un bene strumentale a carattere temporaneo senza investire nel suo acquisto.

PERSONALIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI CHIRURGICI
Compresa nel servizio di Locazione Operativa viene inserita la personalizzazione con scrittura LASER,
o tramite procedimento di Elettrolisi, di tutti gli strumenti chirurgici oggetto della fornitura.
Su specifica richiesta del cliente l’azienda Bontempi ha la possibilità di personalizzare i beni con la denominazione
dello Studio, della Clinica/Struttura, del Reparto, e/o del Nome del Medico.

50% DI SCONTO SU RIPARAZIONE E MANUTENZIONE DELLO STRUMENTARIO
La Bontempi dispone di un servizio specifico per i propri clienti offrendo la riparazione e il ricondizionamento di tutti
i propri strumenti e, dove richiesto, anche la sostituzione degli inserti in Carburo di Tungsteno.
Il servizio di riparazione comprende lavorazione, controllo snodi, pulizia e revisione completa dello strumento.

Principali Acciai per Strumentario Chirurgico

ACCIAIO AISI 420

Acciaio martensitico dalle peculiari caratteristiche meccaniche che lo rendono adatto a molteplici impieghi. Allo stato temprato e disteso con superfici lucidate a specchio , presenta buona resistenza alla corrosione in ambienti mediante aggressivi non clorurati.

ACCIAIO AISI 420C

Acciaio martensitico, temprabile fino ad ottenere durezza superiore a 52 HRC. La massima resistenza alla corrosione si ottiene allo stato temprato disteso e dopo lucidato. Non è previsto l’impiego per particolari saldati.

ACCIAIO AISI 440A/B/C

Acciaio inossidabile martensitico ad elevati tenori di C e Cr con altrettanto elevata durezza dopo tempra (ca. 57 HRC). Allo stato temprato disteso e dopo lucidatura presenta buona resistenza alla corrosione in aria, acqua dolce, benzina, prodotti alimentari.
Il contenuto del carbonio di questo acciaio inossidabile è di circa : A (0.75%) B (0.9%) C (1.2%).440C è un acciaio inossidabile eccellente, solitamente intorno ai 56 58 Rc, molto duro e con la buona tenuta dal taglio.

Tempra e Rinvenimento

I materiali normalmente usati per la produzione di strumenti chirurgici sono acciai temprabili al cromo, ad alto contenuto di carbonio “AISI (American Iron Steel Institute) 440 e AISI 420”, in altre parole gli acciai inossidabili martensitici, che contengono almeno il 12 di Cromo, le cui potenzialità possono essere sviluppate con un appropriato ciclo di costruzione e di trattamento termico. Gli acciai martensitici sono leghe di ferro, carbonio e cromo, alle quali molto spesso per migliorare ed aumentare l’inossidabilità, la durezza, e la tenacità, vengono aggiunti altri elementi quali Vanadio, Molibdeno, nickel, Tungsteno. La miglior ripartizione, unione e fusione di questi elementi fra di loro, permette di realizzare un acciaio di ottima qualità.

Tempra
Per sfruttare nel modo migliore le potenzialità dell’acciaio inossidabile martensitico, ci si avvale del trattamento termico o tempra. L’acciaio legato ad altri elementi sviluppa particolari proprietà secondo le caratteristiche che si vogliono esaltare in funzione dell’uso.
In genere ciò che trasforma un acciaio legato in un acciaio ottimale per la coltelleria è il trattamento termico (Tempera e Rinvenimento). Ogni acciaio legato è caratterizzato da una temperatura critica alla quale la struttura cristallina dell’acciaio muta aumentando la solubilità del carbonio nella matrice ferritica: tale temperatura deve essere mantenuta per ottenere l’austenizzazione dell’acciaio ma non tanto da favorire la crescita della dimensione della granulosità.
Il passo successivo è quello di raffreddare bruscamente la temperatura (operazione di tempera) con vari mezzi (acqua, olio, emulsioni saline, ghiaccio, aria, ecc.) per ottenere il livello di durezza desiderato.

Rinvenimento
Dopo la tempra, l’acciaio è molto duro ma anche molto fragile: per ottenere un buon compromesso fra durezza (che si traduce in maggiore durata del filo) e diminuzione della fragilità (che si traduce in maggiore resistenza agli urti), viene sempre eseguito un secondo trattamento termico (operazione di rinvenimento), il cui scopo è quello di distendere il materiale assoggettato allo stato di coazione interna, indotta dalla tempra a rimuovere le tensioni residue.
Materiali utilizzati durante la lavorazione
Per la produzione si utilizzano anche vari tipi di abrasivo, paste per vibrofinitura, ecc.
I residui di queste sostanze sono in ogni caso eliminati prima del confezionamento finale tramite lavaggio standard e ad ultrasuoni.

La Composizione degli Strumenti

CARBONIO – C

Presente in tutti gli acciai è l’elemento che trasforma il ferro in acciaio caratterizzando l’elasticità dello strumento aumentando la durezza a la durata del tagliente. Si consideri che di media l’acciaio deve avere un >0.5% di carbonio per essere definito “alto tenore di carbonio”.

CROMO – Cr

Elemento che aumenta resistenza all’usura,a fatica ed a corrosione. Un acciaio con almeno ilo 13 14% di cromo è solitamente ritenuto acciaio “inossidabile”, anche se la definizione non sarebbe del tutto esatta anche perché, malgrado il nome, tutto l’acciaio può ossidare se non viene effettuata nessuna manutenzione.

COBALTO – Co

Incrementa resistenza e durezza e permette di resistere alle alte temperature moltiplica gli effetti di altri elementi di lega.

MANGANESE – Mn

Elemento importante, in quanto il manganese aiuta la struttura ad elevare la capacità di durezza e migliora l’acciaio, disossida e degasa i metalli durante i trattamenti termici.

MOLIBDENO – Mo

Impedisce la fragilità ( malattia di Krupp fragilità al rinvenimento ) ed aumentando tenacità e resistenza a fatica, aumenta la lavorabilità e la resistenza alla corrosione.

NICHEL – Ni

Aumenta la durezza e la resistenza. Il nichel può svolgere anche il ruolo nella resistenza alla corrosione pure, ma non è sicuramente valido come il cromo e dovrebbe essere usato con alte percentuali a discapito della tenuta di filo.

FOSFORO – P

Diminuisce la fragilità se in alte concentrazioni aumenta la resistenza, lavorabilità e quindi più resistenza e maggiore durezza.

ALLUMINIO – Al

Solo per manici a causa della buona lavorabilità e leggerezza. Il materiale non entra in contatto con il paziente. Non ci sono problemi per la sterilizzazione.

TEFLON – (C2F4)n

Materiale ad alta compatibilità biologica. Usato per componenti interni delle pinze. La sterilizzazione non comporta il decadimento delle caratteristiche.

TITANIO – Ti

Le nuove leghe di titanio forniscono alte prestazioni, sono estremamente resistenti alle ossidazioni, leggere, resistenti a abrasioni e amagnetiche. Per la particolare difficoltà di lavorazione, hanno un costo elevato.

NITRURO di TITANIO – TiN

Materiale usato come rivestimento antiaderente in alcuni strumenti utilizzati per modellare paste e compositi.

CARBURO di TUNGSTENO – WC

E’ usato per aumentare la resistenza all’usura di determinate superfici come nel caso di port’aghi, pinzette e nelle lame delle forbici per aumentare la durata del taglio.

CERAMICA

Gli strumenti in ceramica , in particolar modo le forbici, hanno lame durissime ottenute utilizzando dello zirconio arricchito con magnesio, silicio e calcio. La ceramica offre caratteristiche uniche quali una tenuta del tagliente superiore alla media, massima igiene grazie al materiale inerte di costruzione che non provoca reazioni con i tessuti con i quali viene a contatto ed è di facile pulizia.

VERNICI

Sono impiegate vernici a base poliuretanica per la colorazione di parte d’alcuni manici di determinati strumenti a scopo d’identificazione. Una volta asciugata la vernice è stabile e non è intaccata dagli agenti normalmente presenti nell’ambito d’utilizzazione dello strumento. Il paziente non viene in contatto con la vernice poiché questa non è applicata sulle superfici di lavoro ma solo su parte del manico. L’operatore sanitario che utilizzi correttamente i guanti di lattice non assorbe pigmento né intacca lo strato di vernice. Pertanto la colorazione non ha effetti sul paziente né sull’operatore.

ORO e VETRO

Il primo è usato per particolari prodotti con speciali requisiti estetici, solo sulle impugnature. L’elemento è in ogni caso ottimamente tollerato dal corpo umano. Il secondo è previsto nella costruzione di specchietti. Nessun problema di compatibilità con i tessuti, né con la sterilizzazione.

RODIO – Rh

Usato per rivestire esternamente la zona riflettente degli specchietti. Il materiale è elemento non attaccabile da acidi ed è inerte.