GERMANY STAINLESS STEEL

Realizzati
in Germania

La BONTEMPI produce i propri articoli utilizzando materiali controllati, compatibili con il particolare uso cui sono destinati.
È nostra cura assicurarci che i materiali utilizzati rispondano ai requisiti richiamati nelle norme specifiche di prodotto, quando esistenti. Qui di seguito sono elencati i materiali da noi impiegati nella produzione. Per ciascuno di loro è data una breve descrizione delle caratteristiche.

Nella “Scheda Tecnica” di ciascun articolo è citato il tipo d’acciaio ritenuto più idoneo sulla base dell’esperienza aziendale e delle caratteristiche richieste. Il contratto “Own Brand Labeller” stipulato con il fornitore garantisce che il fornitore conservi il Certificato del Materiale e che i materiali utilizzati per la produzione dei dispositivi forniti alla BONTEMPI siano biologicamente compatibili.

RELAZIONE GENERALE SUI MATERIALI IMPIEGATI

Acciai Inossidabili

Gli Acciai inossidabili sono delle leghe a base di ferro, cromo e di carbonio ed anche di altri elementi quali il nichel, il molibdeno, il silicio, il titanio, che li rendono particolarmente resistenti alla corrosione. Secondo la normativa si definiscono inossidabili quelli in cui la percentuale di cromo è di almeno pari al 11%.
Possiamo distinguere gli acciai inossidabili in tre famiglie in base alla struttura metallurgica che li contraddistingue:

MARTENSITICI: induribili con un trattamento termico;
FERRITICI: a struttura stabile indipendentemente dalla temperatura;
AUSTENITICI: a struttura austenitica stabile indipendentemente dalla temperatura.

Gli acciai martensitici sono quelli con un tenore di C. compreso tra 0,1 e 0,5% con picchi di 1% e tenore di Cr.
Indicativamente compreso tra 11 e 18%. Gli acciai ferritici sono quelli aventi un tenore di Cr. Compreso tra 16 e 30% e tenori di C molto bassi al di sotto dello 0,1%.
Gli acciai austenitici sono quelli che oltre al Cr. In ragione del 15 26% contengono anche Ni pari al 6 22% e tenori di C moltobassi con un massimo pari allo 0,2%.
Una delle caratteristiche peculiari degli acciai inossidabili è appunto la loro resistenza alla corrosione: questa, però, non deve essere intesa in senso assoluto; si deve invece calibrare l’utilizzo del tipo di acciaio inossidabile in funzione dell’ambiente di lavoro e delle caratteristiche meccaniche richieste, che agiscono direttamente sulle condizioni di attività o passività dell’acciaio inossidabile.

AISI (American Iron and Steel Institute)

Acciai Inossidabili Austenitici (AISI serie 300):
Non sono temperabili ma presentano ottime caratteristiche anticorrosive.
Sono usati di solito per i manici per i quali non vi sono particolari requisiti di durezza.
Particolari materiali di questa famiglia, con buone proprietà elastiche, sono usati anche per alcuni tipi di sonda. Il contratto “Own Brand Labeller” stipulato con il fornitore ci garantisce il controllo da parte del fornitore del certificato d’origine del materiale per verificare che le caratteristiche meccaniche del materiale siano comprese nel campo d’accettabilità prefissato nelle tabelle di classificazione.

Acciai Inossidabili Martensitici (AISI serie 400)
Sono essenzialmente acciai al solo cromo (11% 18%) contenenti eventualmente piccole quantità di altri elementi. Caratteristica fondamentale di questi acciai è l’attitudine a migliore le loro proprietà meccaniche mediante un trattamento termico di tempra e di rinvenimento; variando le temperature si possono conciliare buone caratteristiche meccaniche con una buona resistenza alla corrosione. Alcuni acciai inossidabili martensitici presentano buone caratteristiche di resistenza allo scorrimento a caldo fino a temperature di 650°, con una buona resistenza allo scaglia mento in ambiente ossidante fino a 700° C.
La saldatura di questi acciai avviene con qualche difficoltà quando il tenore di carbonio è superiore allo 0,15% 0,20%.
In tutti i casi si ottengono buone saldature con opportuni trattamenti termici di preriscaldo e ricottura. E’ consigliabile, nella saldatura con elettrodi, utilizzare quelli di acciaio inox martensitico.
Gli acciai inossidabili martensitici sono particolarmente indicati per applicazione che richiedono elevata resistenza meccanica, durezza, resistenza all’abrasione insieme ad una sufficiente resistenza alla corrosione.

Principali Acciai per Strumentario Chirurgico

ACCIAIO AISI 420

Acciaio martensitico dalle peculiari caratteristiche meccaniche che lo rendono adatto a molteplici impieghi. Allo stato temprato e disteso con superfici lucidate a specchio , presenta buona resistenza alla corrosione in ambienti mediante aggressivi non clorurati.

ACCIAIO AISI 420C

Acciaio martensitico, temprabile fino ad ottenere durezza superiore a 52 HRC. La massima resistenza alla corrosione si ottiene allo stato temprato disteso e dopo lucidato. Non è previsto l’impiego per particolari saldati.

ACCIAIO AISI 440A/B/C

Acciaio inossidabile martensitico ad elevati tenori di C e Cr con altrettanto elevata durezza dopo tempra (ca. 57 HRC). Allo stato temprato disteso e dopo lucidatura presenta buona resistenza alla corrosione in aria, acqua dolce, benzina, prodotti alimentari.
Il contenuto del carbonio di questo acciaio inossidabile è di circa : A (0.75%) B (0.9%) C (1.2%).440C è un acciaio inossidabile eccellente, solitamente intorno ai 56 58 Rc, molto duro e con la buona tenuta dal taglio.

Tempra e Rinvenimento

I materiali normalmente usati per la produzione di strumenti chirurgici sono acciai temprabili al cromo, ad alto contenuto di carbonio “AISI (American Iron Steel Institute) 440 e AISI 420”, in altre parole gli acciai inossidabili martensitici, che contengono almeno il 12 di Cromo, le cui potenzialità possono essere sviluppate con un appropriato ciclo di costruzione e di trattamento termico. Gli acciai martensitici sono leghe di ferro, carbonio e cromo, alle quali molto spesso per migliorare ed aumentare l’inossidabilità, la durezza, e la tenacità, vengono aggiunti altri elementi quali Vanadio, Molibdeno, nickel, Tungsteno. La miglior ripartizione, unione e fusione di questi elementi fra di loro, permette di realizzare un acciaio di ottima qualità.

Tempra
Per sfruttare nel modo migliore le potenzialità dell’acciaio inossidabile martensitico, ci si avvale del trattamento termico o tempra. L’acciaio legato ad altri elementi sviluppa particolari proprietà secondo le caratteristiche che si vogliono esaltare in funzione dell’uso.
In genere ciò che trasforma un acciaio legato in un acciaio ottimale per la coltelleria è il trattamento termico (Tempera e Rinvenimento). Ogni acciaio legato è caratterizzato da una temperatura critica alla quale la struttura cristallina dell’acciaio muta aumentando la solubilità del carbonio nella matrice ferritica: tale temperatura deve essere mantenuta per ottenere l’austenizzazione dell’acciaio ma non tanto da favorire la crescita della dimensione della granulosità.
Il passo successivo è quello di raffreddare bruscamente la temperatura (operazione di tempera) con vari mezzi (acqua, olio, emulsioni saline, ghiaccio, aria, ecc.) per ottenere il livello di durezza desiderato.

Rinvenimento
Dopo la tempra, l’acciaio è molto duro ma anche molto fragile: per ottenere un buon compromesso fra durezza (che si traduce in maggiore durata del filo) e diminuzione della fragilità (che si traduce in maggiore resistenza agli urti), viene sempre eseguito un secondo trattamento termico (operazione di rinvenimento), il cui scopo è quello di distendere il materiale assoggettato allo stato di coazione interna, indotta dalla tempra a rimuovere le tensioni residue.
Materiali utilizzati durante la lavorazione
Per la produzione si utilizzano anche vari tipi di abrasivo, paste per vibrofinitura, ecc.
I residui di queste sostanze sono in ogni caso eliminati prima del confezionamento finale tramite lavaggio standard e ad ultrasuoni.

La Composizione degli Strumenti

CARBONIO – C

Presente in tutti gli acciai è l’elemento che trasforma il ferro in acciaio caratterizzando l’elasticità dello strumento aumentando la durezza a la durata del tagliente. Si consideri che di media l’acciaio deve avere un >0.5% di carbonio per essere definito “alto tenore di carbonio”.

CROMO – Cr

Elemento che aumenta resistenza all’usura,a fatica ed a corrosione. Un acciaio con almeno ilo 13 14% di cromo è solitamente ritenuto acciaio “inossidabile”, anche se la definizione non sarebbe del tutto esatta anche perché, malgrado il nome, tutto l’acciaio può ossidare se non viene effettuata nessuna manutenzione.

COBALTO – Co

Incrementa resistenza e durezza e permette di resistere alle alte temperature moltiplica gli effetti di altri elementi di lega.

MANGANESE – Mn

Elemento importante, in quanto il manganese aiuta la struttura ad elevare la capacità di durezza e migliora l’acciaio, disossida e degasa i metalli durante i trattamenti termici.

MOLIBDENO – Mo

Impedisce la fragilità ( malattia di Krupp fragilità al rinvenimento ) ed aumentando tenacità e resistenza a fatica, aumenta la lavorabilità e la resistenza alla corrosione.

NICHEL – Ni

Aumenta la durezza e la resistenza. Il nichel può svolgere anche il ruolo nella resistenza alla corrosione pure, ma non è sicuramente valido come il cromo e dovrebbe essere usato con alte percentuali a discapito della tenuta di filo.

FOSFORO – P

Diminuisce la fragilità se in alte concentrazioni aumenta la resistenza, lavorabilità e quindi più resistenza e maggiore durezza.

ALLUMINIO – Al

Solo per manici a causa della buona lavorabilità e leggerezza. Il materiale non entra in contatto con il paziente. Non ci sono problemi per la sterilizzazione.

TEFLON – (C2F4)n

Materiale ad alta compatibilità biologica. Usato per componenti interni delle pinze. La sterilizzazione non comporta il decadimento delle caratteristiche.

TITANIO – Ti

Le nuove leghe di titanio forniscono alte prestazioni, sono estremamente resistenti alle ossidazioni, leggere, resistenti a abrasioni e amagnetiche. Per la particolare difficoltà di lavorazione, hanno un costo elevato.

NITRURO di TITANIO – TiN

Materiale usato come rivestimento antiaderente in alcuni strumenti utilizzati per modellare paste e compositi.

CARBURO di TUNGSTENO – WC

E’ usato per aumentare la resistenza all’usura di determinate superfici come nel caso di port’aghi, pinzette e nelle lame delle forbici per aumentare la durata del taglio.

CERAMICA

Gli strumenti in ceramica , in particolar modo le forbici, hanno lame durissime ottenute utilizzando dello zirconio arricchito con magnesio, silicio e calcio. La ceramica offre caratteristiche uniche quali una tenuta del tagliente superiore alla media, massima igiene grazie al materiale inerte di costruzione che non provoca reazioni con i tessuti con i quali viene a contatto ed è di facile pulizia.

VERNICI

Sono impiegate vernici a base poliuretanica per la colorazione di parte d’alcuni manici di determinati strumenti a scopo d’identificazione. Una volta asciugata la vernice è stabile e non è intaccata dagli agenti normalmente presenti nell’ambito d’utilizzazione dello strumento. Il paziente non viene in contatto con la vernice poiché questa non è applicata sulle superfici di lavoro ma solo su parte del manico. L’operatore sanitario che utilizzi correttamente i guanti di lattice non assorbe pigmento né intacca lo strato di vernice. Pertanto la colorazione non ha effetti sul paziente né sull’operatore.

ORO e VETRO

Il primo è usato per particolari prodotti con speciali requisiti estetici, solo sulle impugnature. L’elemento è in ogni caso ottimamente tollerato dal corpo umano. Il secondo è previsto nella costruzione di specchietti. Nessun problema di compatibilità con i tessuti, né con la sterilizzazione.

RODIO – Rh

Usato per rivestire esternamente la zona riflettente degli specchietti. Il materiale è elemento non attaccabile da acidi ed è inerte.